di Elena Marcandella – Segreteria Nazionale MGS Italia – INE

In questi giorni di quaresima singolare, mentre l’emergenza sanitaria ci costringe a stare chiusi in casa, la creatività pastorale di tutte le realtà Salesiane in Triveneto (come sicuramente nel resto di Italia) è esplosa: bel segno di cuori che non sono stati intaccati dal virus della tristezza e della rassegnazione.

Sono tante e molteplici le iniziative pastorali che animano in queste giornate le case delle Figlie di Maria Ausiliatrice e dei Salesiani di don Bosco, e questo mette in luce che il desiderio di incontrare i ragazzi, di occuparci di loro anche a distanza, di sapere come stanno e cosa fanno, è grande.

“Contravirus – Diario della Resistenza” è una pagina del sito www.donboscoland.it nata con il tentativo di fare da eco alle varie proposte pastorali, cercando di raccogliere in modo ordinato ciò che si sta facendo nelle opere, perché diventi materiale utile per tante persone e famiglie.

All’interno della pagina abbiamo suddiviso le esperienze in quattro grandi ambiti: carità, cultura, preghiera e animazione. Dentro ciascuno di essi si può attingere liberamente ma si può anche riversare le proprie intuizioni. Si crea così una cordata di solidarietà e un sano contagio pastorale.

Le quattro dimensioni contenute in “Contravirus” vorrebbero suggerire una visione “integrale” dei ragazzi, non “solo” i compiti (magari troppi) dati dagli insegnanti, ma anche la proposta di una preghiera appena svegli, un buon pensiero prima di addormentarsi, oppure la lettura di un audiolibro o la visita a qualche museo digitale. Le proposte sono davvero le più svariate ad arrivano a fino ad una community che si allena da casa, insieme, sulla Piattaforma Meet.

Se la dimensione della preghiera e della cultura possono sembrare relativamente le più semplici da praticare (è davvero così?), diversa sorte tocca alle dimensioni della Carità e dell’Animazione. Come amare concretamente in tempi di Coronavirus? Le due storie più toccanti che abbiamo nel repertorio Salesiano sono il colera a Torino e il Tifo a Mornese. Ecco allora nascere diverse iniziative che hanno portato gli animatori a farsi prossimi nelle loro città nei loro paesi: fare la spesa per i più anziani, la consegna di medicine, etc. Ma, non da meno, è la carità domestica ad essere quella più ostica: rifare il letto, preparare la tavola per i pasti, lavare, dare una mano in casa.

E l’animazione? Ci si prepara per le attività estive (incrociamo le dita), si imparano a fare dei lavoretti, si imparano le danze e si sogna!

Che cosa ci sta insegnando COVID-19? Il bisogno di fare rete, l’importanza della relazione, del dialogo, del non dare nulla per scontato, forse questo “allenamento” forzato ci porterà a sentirci un po’ più parte di una comunità e meno soli.

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