di Stefano di Maria, segretario nazionale MGS Sicilia

 

Inizia oggi l’approfondimento alla quarta sezione del quaderno giovani MGS, dedicata al verbo scegliere. In questo percorso ci guideranno i

 

Parlare di scelta é sempre arduo, specie di questi tempi veloci, moderni, connessi. Scegliere é difficile quando é facile comprare un biglietto aereo per qualsiasi destinazione con un click; scegliere é imbarazzante quando puoi vivere, indirettamente, una nuova vita al giorno sui social, su YouTube o sulla diretta di qualche profilo famoso; scegliere é complicato quando non si ha più nulla di esclusivo da condividere con qualcuno. Scegliere oggi é un verbo complesso eppure é la voce del verbo amare.

Amare una strada, una vita, una scelta, amare il coraggio di vivere in pienezza l’unica vita che ci é stata donata e per quale vale la pena scegliere. 

“Il vostro linguaggio sia: Sì, se è sì e No, se è no; il di più viene dal Maligno» (Matteo 5,3337)”

Il di più vuol dire non scegliere preferire rimanere nel limbo delle scelte ovvero avere sempre una porta in più da aprire, ma molto spesso tutto ciò ci rende schiavi di una vita infelice non vissuta nella pienezza, ma ad uno strato superficiale, la superficialità di un quotidiano mai scelto fino in fondo. 

 

Scegliere é voce del verbo amare perché dapprima ci si deve amare profondamente, amare sé stessi significa rispettarsi, significa prendersi la più grande responsabilità della nostra esistenza. 

Amare significa restare, nella buona e nella cattiva sorte, amare significa scegliere nella buona e nella cattiva sorte. 

 

Allora cari giovani, amate, scegliete, che sia l’università che non aggrada ai vostri genitori, che sia il fidanzato o la fidanzata che non piace ai vostri amici, che sia il matrimonio o la vita consacrata, scegliete senza remore e timore perché scegliere é voce del verbo amare!