di Elena Mastellari, rappresentante ILE in Consulta Nazionale MGS Italia

Dal 6 al 16 Agosto 2019 un gruppo di giovani del movimento giovanile salesiano dell’ispettoria Lombardia-Emilia Romagna ha vissuto il pellegrinaggio estivo.

Siamo partiti – chi con domande, chi con intenzioni, chi con grazie da chiedere, chi con tante preghiere per le persone che ci seguivano da casa, – tutti con lo stesso obiettivo: arrivare a Santiago.

La nostra prima tappa è stata Barcellona dove abbiamo avuto la possibilità di conoscere più da vicino il genio artistico e architettonico di Gaudì. Il suo talento, messo “a frutto” per un Progetto più grande, si è trasformato nella realizzazione di una chiesa alta, che non può fare altro che portare verso l’Alto: la Sagrada Familia.

Dopo un lungo viaggio in pullman siamo arrivati alla nostra seconda tappa: Fatima! Ci siamo messi in ascolto del messaggio che la Madonna ha lasciato ai tre pastorelli e ci siamo lasciati provocare da quei luoghi. Con la processione serale, svoltasi nella grande spianata del santuario, abbiamo sperimentato, ancora un’altra volta, la Chiesa come comunità che unisce al di là delle diversità culturali e nazionali.

Nei giorni successivi abbiamo incominciato a camminare per davvero, macinando chilometri su chilometri. Le tappe sono state in successione Oia, Baiona, Nigran, Vigo, Redondela, Caldas de Reis, Padron, fino alla meta: Santiago.

Il pellegrinaggio, oltre al suo significato culturale e spirituale è stato arricchito dalla bellezza del cammino lungo l’oceano. Ci siamo sentiti estremamente piccoli e grati davanti ad un paesaggio così immenso circondato da alberi e verde. Il tipico segnavia del cammino di Santiago contrassegnato dalle “frecce gialle”, ci indicava, senza errore, la via da seguire.

Tanti chilometri in pullman, tanti chilometri a piedi ma alla fine ne è valsa davvero la pena, o meglio, la Gioia! E questa forza che ci accompagnava sempre nonostante la stanchezza si è manifestata all’arrivo a Santiago, quando tutti insieme con dei gran sorrisi stampati in faccia ci siamo ritrovati a cantare davanti alla chiesa “Si vede, si sente, don Bosco è qui presente!”.

Eravamo finalmente arrivati e con noi anche il carisma che ci contraddistingue!

Essenzialità, preghiera, condivisione, bellezza, gratitudine, momenti di allegria in stile salesiano, legami, cammino, conversione, scelte… sono stati tutti elementi fondamentali di questo pellegrinaggio.

Lungo il cammino di Santiago i pellegrini erano soliti salutarsi: “Ultreya” (vai avanti) era una forma di incoraggiamento per chi ancora doveva raggiungere la meta, “Suseya” (vai in alto) era la risposta di chi era già arrivato a destinazione e stava tornando indietro.

Con altrettante ore di pullman siamo tornati anche noi a casa. Oggi ci accompagna la consapevolezza che il vero pellegrinaggio comincia proprio adesso, nel quotidiano, e con l’impegno di essere vere “frecce gialle” che indicano a ciascun “pellegrino” costantemente
“verso l’Alto”, verso di Lui, l’unica e vera Via.

Suseya!