Il 24 e 25 febbraio 150 giovani dai 18 ai 30 anni del Movimento Salesiano hanno partecipato al Forum MGS Lombardia-Emilia Romagna, tra Parma e Boretto.
L’arrivo presso l’oratorio salesiano San Benedetto di Parma era previsto per le 13:30, ma ad aspettarli c’erano già i ragazzi della consulta MGS ed il coro che dal giorno precedente hanno contribuito alla preparazione dell’evento.
Dopo pranzo i giovani riuniti hanno potuto godere delle bellezze artistiche della città di Parma, le quali hanno ispirato riflessioni spirituali.
In seguito si sono recati nel teatro del comune di Boretto, accolti dal parroco don Giancarlo Minotta, per assistere allo spettacolo “Artemide Zatti giocava a campana” di Manuela Chiaffi che ha permesso di incontrare la storia del santo.
Quest’uomo di umili origini, trapiantato in Argentina, scopre che anche nella fatica della malattia è presente l’amore di Dio che gli dona una gioia profonda e lo porterà a dedicarsi ai più deboli tanto da cantare, lodare e ringraziare il Signore con la preghiera: “Pedalo, canto, prego”, come è stato detto dall’attrice.
La giornata è terminata con la processione eucaristica tra le strade del paese, momento di preghiera e di riflessione accompagnati dai punti salienti della vita di sant’Artemide.
Durante la Veglia, il santo ha ricordato che la felicità dipende da come si vive l’oggi, “imparando a riconoscere quella promessa di felicità che Dio ha messo in ogni istante della vita, in ogni gesto, sguardo, dolore, fallimento, crisi e addirittura nella morte”.
Dopo aver passato la notte ospitati dalle famiglie della comunità pastorale sant’Alberto e sant’Artemide, che hanno aperto con infinita generosità e cura le loro case, nella mattinata il gruppo di giovani ha visitato i luoghi di sant’Artemide Zatti.
Guidati dalle parole chiave della vita di Zatti “credetti, promisi, guarii”, si sono susseguite delle testimonianze di vita, che hanno permesso di calare nella quotidianità gli insegnamenti del santo.
Nel pomeriggio, invece, ha avuto luogo un momento di condivisione, per riprendere e riflettere ulteriormente su quanto vissuto nella due giorni.
A conclusione dell’evento, insieme alle famiglie ospitanti e con la partecipazione del sindaco Matteo Benassi, è stata celebrata la Santa Messa per ringraziare dell’esperienza di bellezza vissuta. La celebrazione è stata presieduta da don Roberto dal Molin, ispettore dei salesiani della Lombardia ed Emilia Romagna, il quale ha sottolineato tre parole che ricorrono nella vita di Artemide Zatti: passaggio, gratitudine e distacco.
In segno di memoria di questi giorni di condivisione, di dono e di preghiera, ci siamo lasciati con una foto, con la promessa di un’amicizia che avrà modo di continuare nel tempo.