L’anno pastorale 2020/2021 per il Movimento Giovanile Salesiano di Sicilia segna – sicuramente – uno spartiacque dal punto di vista pastorale. Il 2020 ci ha introdotti in un momento storico che mai avremmo pensato di vivere: la pandemia. Dall’iniziale sconforto, abbiamo deciso di reinventarci. Non potevamo far mancare la nostra presenza verso i giovani che, già da alcuni mesi chiusi in casa, avevano la necessità di incontrarsi e confrontarsi.
A partire da ottobre 2020, la decisione presa è quella di sospendere in presenza tutte le attività a livello zonale e regionale a causa della seconda ondata, unendo le forze come MGS Sicilia in un progetto completamente nuovo che avrebbe avuto luogo online: “Qui c’è campo”. Il nome proviene dal tema dell’anno «Ecco il tuo campo, ecco dove dovrai lavorare» e giocando sulla parola «campo», tanto connessa alla rete e al digitale. I primi passi a livello organizzativo sono stati: la costituzione dell’Equipe di Formazione, formata da giovani rappresentanti delle zone e dalla Segreteria MGS Sicilia, per predisporre il progetto formativo e coordinare il lavoro iniziale delle nuove equipe che si sarebbero formate da lì a poco per ogni evento. La creazione dell’Equipe di Comunicazione Sociale si è rilevata di fondamentale importanza per la coordinazione della presenza MGS sulle piattaforme digitali, la programmazione dei post, dando coerenza grafica al progetto, migliorando gli strumenti già utilizzati e pian piano aprendosi alle nuove “piazze” social. Accanto a Facebook, Instagram e YouTube, da questo anno si sono affiancate le piattaforme Telegram e Spotify.
Gli incontri per fasce d’età del Progetto “Qui c’è campo” si sono svolti sulla piattaforma Google Meet, ricalcando per certi versi gli incontri precedentemente vissuti in presenza. Per gli adolescenti si sono svolti quindi il GR Ado, la Scuola Animatori, il Ritiro d’Avvento. Per i giovani la Scuola di Mondialità (realizzato insieme all’ufficio di Animazione missionaria) e Giovani di Parola (incontro di lectio divina). I cammini per Preadolescenti sono stati affidati invece alle singole case, dando gli strumenti formativi agli educatori tramite il sito. Le novità assolute sono stati i podcast caricati su Spotify: l’Avvento e il tempo di Natale sono stati scanditi dal commento alla Parola di Dio nel podcast “Abitare la Parola”. A partire da gennaio, ha avuto luogo il nuovo podcast “SaleSiamo” che durerà fino a marzo. Quest’ultimo consiste nell’approfondimento di tre “parole” dell’essere animatore salesiano (esserci, comunicare, aprire luoghi) attraverso interviste a chi nella propria vita vive questi ambiti, insieme a playlist tra musica e commenti sui temi affrontati. A queste iniziative si è affiancata la produzione di una miniserie di tre puntate: “2021: Istruzioni per l’uso”, distribuita su Facebook, Instagram e YouTube. Attraverso questa serie si è lanciato il messaggio di non dimenticare le esperienze negative come il periodo che stiamo vivendo, ma di cogliere il bene che c’è e farlo fruttare.
Inoltre, il sito web è stato completamente rinnovato e con questo si è voluto dare uno spazio consistente al materiale creato ad hoc per “Qui c’è campo”, diviso per fasce d’età, che possa essere consultato dagli educatori per la formazione locale. Tre le fasce d’età: Preadolescenti, Adolescenti, Giovani. All’interno si possono trovare i sussidi per la preghiera personale e comunitaria, insieme ai file consultabili degli incontri. C’è anche una raccolta di film, giochi da svolgere online e app e piattaforme per le dinamiche di gruppo.
“Qui c’è campo” non finisce qui, è “work in progress”. Il progetto creato per concludersi a gennaio sta continuando per il protrarsi dell’emergenza sanitaria. Il lavoro da parte delle varie equipe sta proseguendo, proponendo gli Esercizi spirituali per adolescenti e giovani nel mese di marzo, oltre ai laboratori per la Scuola Animatori tra aprile e maggio. Il Progetto, molto articolato e complesso, ha permesso di reinventarci e sicuramente di unire le forze come mai avremmo fatto se fossimo stati in presenza. La tecnologia si è rivelata in questo particolare momento uno strumento utile per raggiungere i nostri destinatari. La speranza, comunque, rimane quella di tornare alla normalità, agli eventi pastorali in presenza al più presto, con la consapevolezza di avere un nuovo strumento al fianco della pastorale giovanile: la tecnologia.