“Spazio fratto tempo è un progetto di accompagnamento all’inserimento lavorativo rivolto ai giovani dell’area metropolitana di Torino di età compresa tra i 15 e i 29 anni con un ISEE al di sotto dei 25 mila euro”. A spiegare il progetto è Alessandro Brescia, referente della progettazione per la parte della pastorale giovanile e AGS.
“È la risposta salesiana e di altri entri che fanno parte del nostro partnerariato, come ciofs e l’Enaip, insieme con AGS per il territorio e insieme con l’Università di Torino IUSTO Rebaudengo, al bando della Compagnia di san paolo “Articolo +uno” che prevedeva la possibilità di presentare dei progetti per sperimentare modalità innovative di ingresso nel mondo del lavoro rivolto ai giovani più vulnerabili, i famosi “NEET”, e quelli con ancora meno possibilità.
Abbiamo messo insieme questi enti ed elaborato dei percorsi dove gli operatori dei Servizi al lavoro, gli orientatori e i responsabili imprese collaborano con i nostri educatori. L’obiettivo è creare un’alleanza educativa, sullo stile del primo contratto educativo di Don Bosco, tra educatore, orientatore e tutor aziendale. Nel famoso contratto, Don Bosco firmò insieme con il padre del ragazzo e con l’impresario il contratto di apprendistato.
Qui, stiamo provando a fare la stessa cosa: agganciare i ragazzi dei nostri oratori, ma anche oltre i cancelli, per proporgli un percorso di accompagnamento, fatto di presa in carico individuale da parte dell’educatore, per elaborare con l’orientatore della formazione professionale, quello che è il percorso più adatto al ragazzo. È una cosa nuova che stiamo provando a spiegare alle aziende: anziché fare normali selezioni, con questa modalità potrebbero avere delle figure adulte di riferimento – l’educatore e l’orientatore di formazione professionale – che insieme a lui accompagnano il ragazzo in un tirocinio o inserimento lavorativo”.