L’esercizio di venire incontro potrebbe sembrare un buon proposito per vivere al meglio il tempo della Quaresima… e in effetti lo è, al punto tale che, per renderlo concreto, quello di “venire incontro” è lo stile che caratterizza gli esercizi spirituali di “Quaresima Viva edizione 2021” per gli adolescenti e i giovani delle realtà salesiane dell’Italia Meridionale.
L’idea è nata dalla passione educativa che continuamente spinge a cercare i giovani e il modo più adeguato per poterli raggiungere, così da condividere con loro esperienze significative di crescita, segno del desiderio grande di Dio di incontrarli, anche attraverso chi non può fare a meno di tenerli costantemente presenti nel cuore, nella preghiera e nell’azione pastorale.
Ecco che, ritenendo la Quaresima un tempo troppo propizio per sperimentare il venirci incontro del Signore a tutti i costi e valorizzando la pluriennale esperienza pastorale degli esercizi spirituali in stile salesiano, non ci siamo lasciati scoraggiare dalla pandemia prolungata anzi, ci siamo interrogati sul “come” poter realizzare quanto da tempo ci stava a cuore, dando forma alla “Quaresima Viva Delivery mode”!
L’occhio attento sulla realtà presente ci ha portati a considerare alcuni elementi: le condizioni attuali non consentono gli spostamenti e la possibilità di ritrovarsi in gruppi numerosi; gli adolescenti manifestano da qualche tempo una certa “insofferenza” per la modalità online usata – e percepita, talvolta, come abusata – per intere settimane scolastiche; la dimensione probabilmente più segnata dalla pandemia è quella relazionale, fortemente provata da una distanza imposta, dai contatti limitati, da una socialità ridimensionata, da tensioni che non di rado sfociano in atteggiamenti aggressivi; le nostre strade si sono popolate più che mai di intrepidi riders che ci consentono di ricevere direttamente a casa quanto ci è necessario, al punto tale da ritenerli presenze del tutto familiari; la quotidianità è rimasta scandita per lungo tempo da una routine vissuta negli stessi spazi limitati, mentre si avverte l’esigenza di qualche elemento di innovazione, di diversità…
Tutto questo ha ispirato una modalità intermedia che potesse conciliare l’incontro in presenza con quello mediato dagli strumenti di comunicazione, il tempo strutturato con quello organizzato autonomamente, l’apparente “distanza” dai luoghi religiosi con la profonda sete di Dio, i momenti vissuti insieme con quelli gestiti in solitudine. Ecco gli ingredienti della Quaresima Viva Delivery mode:

  • Lo slogan scelto per l’esperienza richiama la modalità ormai diffusissima della consegna del cibo a domicilio, con la sottolineatura dell’esperienza dell’incontro, con se stessi, con l’altro, con il Signore: “Just Meet”.
  • Ciascuna realtà locale stabilisce la modalità concreta con cui realizzare gli esercizi, dalla possibilità che il/la responsabile locale coordini i vari momenti, proponendo in prima persona le lectio sulla traccia proposta a livello territoriale, all’opportunità che una presenza “esterna” si inserisca nel locale per guidare l’intera esperienza.
  • Le giornate sono scandite da diversi momenti collegati fra loro anche nel nome. Ecco allora che l’input di preghiera mattutina – Just Pray – con il buongiorno – God Morning – di chi guida gli esercizi è inviato personalmente ai giovani partecipanti in modalità telematica; nel pomeriggio, un richiamo – Reminder – al messaggio lasciato dalla Parola accostata la sera precedente, viene inviato nuovamente in modalità telematica, offrendo qualche elemento che accompagna la sua interiorizzazione e messa in pratica.
  • Il momento culmine dell’esperienza è il tempo dell’incontro in presenza con la guida degli esercizi, fissato nel pomeriggio o in serata, quando ha luogo la lectio sulla Parola di Dio e una celebrazione liturgica, dal sacramento della Riconciliazione all’adorazione eucaristica – Just Meet.
  • La giornata si conclude con la preghiera della sera e la buonanotte – God Night – tramite un messaggio che invita a ripercorrere il vissuto quotidiano e a riconsegnarlo al Signore con gratitudine. La presenza materna di Maria è richiamata con la proposta di pregare una decina del Rosario – Just Trust – in qualsiasi momento della giornata, proprio per affidare con fiducia a lei il quotidiano, fatto di situazioni personali, familiari, sociali.
  • La tematica delle relazioni viene sviluppata offrendo l’opportunità di rivisitare il proprio modo di vivere i rapporti interpersonali – soprattutto quelli familiari e amicali – e di confrontarsi con alcuni modelli relazionali presenti nella Scrittura: Caino e Abele, Giovanni e Giacomo, Simone e Andrea. L’attenzione posta sulle coppie di fratelli richiama, tra l’altro, che “la santificazione è un cammino comunitario da fare a due a due” (GE 141), senza dimenticare la libertà personale di aderire, più o meno consapevolmente, a questa proposta o all’impulso a prevalere sull’altro.
  • Infine, la dimensione relazionale è sottolineata anche dal supporto della preghiera che l’intera comunità, sia religiosa che educativa, offre ai giovani che vivono l’esperienza degli esercizi spirituali, esprimendo anche in questo modo una caratteristica tipica della spiritualità salesiana, che è l’accompagnamento comunitario.

Tutto questo è finalizzato a vivere una Quaresima Viva perché, come papa Francesco ribadisce ai giovani, “Cristo vive e ti vuole vivo!” (Cv 1).