10 | Il continente digitale
Una nuova frontiera del Vangelo
Don Bosco non ha mai avuto paura del futuro. Ne ha sempre intuito la forza, l’opportunità, la sfida. Credeva nel progresso, ma non si è mai lasciato abbagliare. Era un uomo di sogni, sì… ma con i piedi ben piantati nella realtà. Se fosse tra noi oggi, forse camminerebbe con passo sicuro nel cuore del mondo digitale. Non per forza, ma per amore. Perché dove vivono i giovani…lì abita la missione.
Viviamo immersi in uno scenario inedito: la rete, i social, le piattaforme digitali, l’intelligenza artificiale. Inedito perché cambiano rapidamente: sono linguaggi, sono ambienti virtuali, sono mondi digitali. Ed è anche lì che siamo chiamati ad annunciare il Vangelo. A trasformare le connessioni in relazioni. La velocità in profondità. I dati in scelte di senso.
Papa Francesco ha parlato con coraggio di questo nuovo tempo: lo ha definito come una vera rivoluzione. Un cambiamento d’epoca. Ci ha ricordato che l’intelligenza artificiale, con tutta la sua potenza, resta pur sempre uno strumento. E come ogni strumento, dipende dall’uso che ne facciamo. Possiamo usarla per informare o per manipolare. Per educare o per controllare. Per connettere o per dividere.
Ecco perché serve uno sguardo umano e consapevole. Una mente formata e orientata al bene. Un cuore libero. Don Bosco forse oggi ci direbbe:
“Non basta sapere. Bisogna saper scegliere.”
Nella Famiglia Salesiana, figlia di un fondatore che non ha avuto paura del futuro, questo non è solo un tema di riflessione: è una chiamata all’azione. È nato un nuovo continente, il continente digitale, e noi dobbiamo abitarlo. Con creatività. Con spirito missionario. Con passione educativa.
Pensiamo a realtà come Canção Nova in America Latina: una comunità nata per evangelizzare attraverso i media. O ai tanti giovani che oggi comunicano fede e speranza con video, storie, musica, parole. Questa è la nuova frontiera. Anche questo è il nuovo oratorio.
Educare oggi significa anche formare nativi digitali con coscienze luminose. Significa generare senso critico e responsabilità!
Un’esperienza di missione: Canção Nova
CANÇÃO NOVA, tra storia e sfide per il futuro
Nel 1975, mons. Antônio Afonso de Miranda, vescovo della diocesi di Lorena (San Paolo, Brasile), colpito dalla ricchezza dell’esortazione apostolica Evangelii Nuntiandi di papa Paolo VI, affidò a don Jonas Abib (1936-2022), già impegnato nel lavoro pastorale con i giovani, l’incarico di una nuova evangelizzazione dei battezzati. Il mandato del vescovo significò, per don Abib, un intenso lavoro di attività formative a favore di giovani e adulti.
Nella solennità di Cristo Re del 1977, don Jonas Abib lanciò, a coloro che si erano già impegnati in quest’opera, la sfida di lasciare la propria casa e vivere in comunità a favore dell’evangelizzazione. Iniziò così, il 2 febbraio 1978, la prima esperienza di vita comune tra dodici persone, che diedero vita alla Comunità Canção Nova (Canto Nuovo). Fin da questi primi tempi si riconobbe come fondamento e fattore indispensabile della Comunità, nata nell’ambito del Rinnovamento Carismatico Cattolico, l’incontro personale e comunitario con Dio in Cristo Gesù. Il 12 ottobre 2008 il Pontificio Consiglio per i Laici decretò il riconoscimento della Comunità Canção Nova come Associazione internazionale di fedeli.
La Comunità Canção Nova riconosce come proprio carisma la promozione dell’esperienza dell’incontro personale con Gesù Cristo, nell’efficacia dello Spirito Santo, come risposta del Padre alle necessità urgenti della Chiesa e della società dei tempi attuali. Ciò si attua tramite l’evangelizzazione che la Comunità svolge di norma – ma non solo – con l’uso dei mezzi di comunicazione sociale, per trasmettere Gesù e la vita nuova che Egli è venuto a portare all’umanità.
Si appartiene alla Comunità Canção Nova come membri della Comunità di Vita e come membri della Comunità di Alleanza. Le Comunità di Vita formano il Nucleo che garantisce la realizzazione del carisma e della missione e la sua continuità. I suoi membri sono chiamati a vivere il carisma e la missione con dedizione totale, mettendo in comune tutto quello che sono e che possiedono, a favore della Comunità. I membri della Comunità di Alleanza, continuando a vivere nelle proprie residenze ed esercitando liberamente la loro professione e altre attività nella società, vivono attorno al Nucleo a cui fanno riferimento, realizzando così il carisma, il cammino di formazione e di crescita e la missione. Nucleo e Alleanza formano un unico insieme.
Per realizzare i propri scopi, e mantenere il Sistema Canção Nova di Comunicazione – composto da una rete televisiva, un canale radio, comunicazione via internet e una casa editrice – la Comunità ha dato vita alla Fondazione “João Paulo II”.
Altre opere sostenute dalla Fondazione sono la Facoltà Canção Nova (riconosciuta dal governo dello Stato di San Paolo con corsi di laurea in amministrazione, filosofia, comunicazioni sociali per giornalismo e radio-tv), il Centro Medico Padre Pio, il Progetto Geração Nova (Generazione Nuova) che organizza corsi di formazione e di avviamento al lavoro per giovani, il Centro di Supporto Comunitario (presenza della Comunità nei quartieri poveri), la Casa di Accoglienza Buon Samaritano (assistenza ai senza tetto), tutte con sede a Cachoeira Paulista, San Paolo.
